Al via un’attività di allenamento cognitivo per i malati di Parkinson

La malattia di Parkinson, oltre alle ben note limitazioni motorie, provoca anche deficit cognitivi che si manifestano in base a più fattori individuali. I disturbi più frequenti sono il rallentamento ideo-motorio, disturbi a carico delle funzioni esecutive (attenzione, pianificazione, inibizione delle risposte, memoria di lavoro), disturbi di memoria, difficoltà nel reperimento dei nomi e disturbi visuo-spaziali. 

Per stimolare e sollecitare la memoria, l’attenzione, la concentrazione, la fluenza verbale e le capacità organizzative, la nostra l’Associazione sta per attivare un percorso di allenamento cognitivo di gruppo destinato ai malati di Parkinson.

La ginnastica mentale è importante quanto quella fisica

un ciclo gratuito di più incontri

L’attività che prenderà il via il prossimo marzo e offerta a titolo gratuito, prevede:
> un test iniziale di valutazione cognitiva individuale, finalizzato anche alla composizione di gruppi omogenei in base alle difficoltà dei partecipanti. Le valutazioni verranno effettuate dalla Dott.ssa Giulia Spurio, tirocinante della Scuola di Psicologia dell’Università di Padova
> da sei a otto incontri di gruppo da 45 minuti ciascuno, condotti da Marta Quattrucci e dalla Dott.ssa Spurio
> esercizi da svolgere a casa tra un incontro e l’altro
> un test di valutazione cognitiva post percorso, con il relativo feedback ad ogni partecipante.

Gli incontri si svolgeranno il giovedì pomeriggio presso la sede dell’Associazione Parkinson Padova in via Caliari 1/bis.
La data di inizio e l’orario sono in corso di definizione e verranno comunicati quanto prima.

Poiché i partecipanti all’attività dovranno effettuare il test di valutazione iniziale entro la fine di febbraio, invitiamo le persone interessate a prendere parte all’iniziativa a comunicare il prima possibile la propria adesione telefonando al 366.1537851 oppure scrivendo a associazioneparkinsonpadova@gmail.com .

L’allenamento cognitivo PER I MALATI DI PARKINSON

La stimolazione cognitiva è considerata un efficace trattamento non farmacologico, facilmente accessibile, per contrastare il decorso degenerativo della malattia di Parkinson. Consiste nel mantenimento e nell’apprendimento di strategie compensatorie che sfruttano le abilità cognitive integre. Questo è reso possibile da un meccanismo fondamentale del nostro cervello chiamato neuroplasticità, che corrisponde alla capacità, propria di quest’organo, di modificare la propria struttura nel corso del tempo in risposta all’esperienza, arrivando a mantenere e ottimizzare il proprio livello di prestazione.

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