“NON CHIAMATEMI MORBO” ARRIVA IN PROVINCIA DI PADOVA

La mostra fotografica “Non Chiamatemi Morbo” arriva a Este, vicino a noi, il prossimo 2 giugno. Dopo l’inaugurazione, si terrà il convegno “Modello di cura integrativa”. Un motivo in più per partecipare. Ecco tutte le informazioni utili.

La 20esima tappa della mostra fotografica parlante ad Este

Promossa da Confederazione Parkinson Euganea e dall’Associazione Culturale Salus Euganea, con il patrocinio della Regione Veneto, ULSS 6 Euganea e il Comune di Este, la mostra “Non Chiamatemi Morbo” si terrà ad Este (PD) presso Pescheria Vecchia, in via Massimo d’Azeglio 11, da 2 al 5 giugno.

L’esposizione, corredata anche da un volume presentato di recente presso il Senato della Repubblica ha già superato i 6.000 visitatori in tutta Italia.

Ad Este arriva nella nuova versione con i maxxi teli (poster di 2 mt x 1.40, mt) utilizzati anche al Museo Maxxi per la tappa di Roma.

Le storie di “resistenza al Parkinson”, con le fotografie di Giovanni Diffidenti, accompagnate dalle voci di Claudio Bisio e Lella Costa, si potranno ascoltare attraverso l’app gratuita. È richiesto quindi l’utilizzo di auricolari.

L’inaugurazione si svolgerà il 2 giugno, a partire dalle ore 17.30 con la partecipazione delle autorità.

Orari di apertura
mattina: 9.30 – 13.00
pomeriggio: 15.00 – 20.00

Ingresso gratuito
Prenotazione consigliata

COS’è il MODELLO DI CURA INTEGRATIVA?

Dopo l’inaugurazione della mostra, alle ore 18 è in programma il convegno “Modello di cura Integrativa”, un progetto che a causa dell’emergenza sanitaria per la pandemia da Covid-19 aveva subito un arresto (le attività erano state erogate unicamente in modalità webinar).

Con la data di Este si ritorna in presenza, riconquistando anche il valore e l’obiettivo iniziale del progetto stesso: coinvolgere direttamente anche le più piccole realtà territoriali. 

Il progetto del Modello di Cura Integrativa si basa su tre elementi: farmaci, esercizio fisico e corretta alimentazione.
Coordinati correttamente, rappresentano una garanzia di efficacia terapeutica nel tempo per la persona con malattia di Parkinson. 

Le figure coinvolte, integrate tra loro, sono pertanto:

  • neurologo, che individua l’adeguata terapia farmacologica
  • nutrizionista/dietista, che garantisce informazioni sullo stato nutrizionale del paziente e sul grado di adesione all’eventuale piano dietetico
  • tecnico della riabilitazione, che favorisce il raggiungimento degli obiettivi terapeutici per il mantenimento del migliore stato funzionale della persona con Parkinson.

Qual è l’obiettivo del “Modello di cura Integrativa”? Ritardare l’insorgenza della disabilitàfavorendo l’autonomia della persona e le sue relazioni sociali.

ll convegno, libero e gratuito, vedrà la partecipazione di:
Lino Pasqui Neurologo, “La terapia farmacologica: oggi e domani
Daniele Volpe Fisiatra, Direttore Medicina Riabilitativa di Villa Margherita Arcugnano (VI) “Esercizio fisico e fisioterapia
Silvia Marchesin Dietista, “Alimentazione e Parkinson
Federica Brunello Scienze motorie, “L’esperienza dei Gruppi di attività motoria ‘Salus’”
Introducono i lavori Giada Zandonà, giornalista, e Roberto Valandro, vicepresidente associazione “Salus Euganea”.

Al termine degli interventi sarà dato spazio a domande e risposte dal pubblico.

Per approfondimenti, ecco il programma dell’evento.

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