Realizzare una “casa ideale”, pensare una nuova concezione degli spazi domestici come parte integrante della qualità della vita e della cura, soprattutto quando si convive con una patologia come la malattia di Parkinson e non solo.
È l’obiettivo di Home Care Design for Parkinson’s Disease, progetto promosso da Fondazione Zoé, realizzato dall’Università di Firenze, Dipartimento di Architettura DIDA, Laboratorio di Ergonomia e Design (LED), con il patrocinio di Confederazione Parkinson Italia e Fondazione Limpe per il Parkinson.
“Home Care Design for Parkinson’s Disease”: gli obiettivi del progetto
Realizzare una “casa ideale” dove persone con Parkinson, familiari e caregiver di professione possano vivere con minore difficoltà gli ambienti domestici.
Ideare una nuova concezione degli spazi abitativi come parte integrante della qualità della vita e della cura per chi deve convivere con la malattia di Parkinson, senza ospedalizzare gli ambienti.
Eseguire interventi affinché l’abitazione sia confortevole e non ostile, pienamente fruibile e più sicura, e allo stesso tempo esteticamente gradevole.
Sono questi i cardini sui quali si è sviluppato “Home Care Design for Parkinson’s Disease”, primo progetto italiano che ha coinvolto pazienti e familiari per analizzare le difficoltà delle persone con Parkinson all’interno della propria casa.
Sulla base delle esigenze emerse, lo studio ha redatto un elenco di Linee Guida progettuali che fornisce indicazioni di interventi possibili, con misure, indicazioni, disegni, piante e segnalazioni di oggetti e delle migliori pratiche da adottare.
Una testo particolarmente utile, rivolto sia ai progettisti che alle persone direttamente coinvolte dalla malattia.
a favore del design inclusivo
Le Linee Guida del progetto propongono vari livelli di fruibilità in base alle problematiche causate dalla patologia.
L’ambiente domestico può essere ridisegnato ex novo oppure ridefinito senza spese, semplicemente spostando gli arredi, togliendo degli elementi o riorganizzando uno spazio, così da rendere perfettamente accessibile e facile da usare ogni singolo ambiente della casa.

Il volume con le Linee Guida raccoglie nella prima parte una lettura del tema dal punto di vista medico, sociologico e progettuale; la seconda parte riporta delle schede esemplificative articolate sui vari ambienti della casa -cucina, salotto, bagno e camera da letto- e sui vari ambiti di problematicità.
Strutturate su quattro livelli di lettura, le schede sono composte da disegni in 2D quotati e dimensionati con le misure minime da rispettare, descrizione degli aspetti tecnici, rappresentazione in 3D (rendering) e indicazioni di tecnologie e prodotti di ausilio che possono essere usati con più vantaggi.
Il libro, edito da Franco Angeli, potete scaricarlo qui in open access.
Un processo multidisciplinare
Il progetto “Home Care Design for Parkinson’s Disease”, come dicevamo all’inizio, è stato realizzato da un gruppo di lavoro multidisciplinare che ha visto la partecipazione del Laboratorio di Ergonomia e Design dell’Università di Firenze per l’area del design; l’Università di Torino per l’area della neurologia; l’Università Cattolica di Milano per l’area della sociologia ed infine, l’Universiade Federal de Minas Gerais (Brasile) per l’area dell’ingegneria della produzione industriale.
Ecco alcune testimonianze di chi ha contribuito alla realizzazione di questa iniziativa innovativa quanto utile.
Photo via:
openzone.it/it/know/zoners/Fondazione-Zoe